Proverbi 8

I meravigliosi precetti della saggezza
Pr 9:1-12; 2:1-9; 3:1-26; 4:1-13
1 La saggezza non chiama forse?
L'intelligenza non fa udire la sua voce?
2 Essa sta in piedi in cima ai luoghi più elevati,
sulla strada, agli incroci;
3 grida presso le porte della città,
all'ingresso, negli androni:
4 «Chiamo voi, o uomini nobili,
la mia voce si rivolge ai figli del popolo.
5 Imparate, o semplici, l'accorgimento,
e voi, stolti, diventate intelligenti!
6 Ascoltate, perché dirò cose eccellenti,
le mie labbra si apriranno a insegnare cose rette.
7 Infatti, la mia bocca esprime la verità,
le mie labbra detestano l'empietà.


8 Tutte le parole della mia bocca sono conformi a giustizia,
non c'è nulla di ambiguo o di perverso in esse.
9 Sono tutte rette per l'uomo intelligente,
giuste per quelli che hanno trovato la scienza.
10 Ricevete la mia istruzione anziché l'argento,
e la scienza anziché l'oro scelto;
11 poiché la saggezza vale più delle perle,
tutti gli oggetti preziosi non la equivalgono.
12 Io, la saggezza, sto con l'accorgimento
e ho trovato la scienza della riflessione.
13 Il timore del SIGNORE è odiare il male;
io odio la superbia, l'arroganza,
la via del male e la bocca perversa.
14 A me appartiene il consiglio e il successo;
io sono l'intelligenza, a me appartiene la forza.
15 Per mio mezzo regnano i re,
e i prìncipi decretano ciò che è giusto.
16 Per mio mezzo governano i capi,
i nobili, tutti i giudici della terra.
17 Io amo quelli che mi amano,
e quelli che mi cercano mi trovano.
18 Con me sono ricchezze e gloria,
i beni duraturi e la giustizia.
19 Il mio frutto è migliore dell'oro fino,
il mio prodotto vale più dell'argento selezionato.
20 Io cammino per la via della giustizia,
per i sentieri dell'equità,
21 per far ereditare ricchezze a quelli che mi amano,
e per riempire i loro tesori.

Pr 3:19-20 (Gv 1:1-4Cl 1:15-17)
22 Il SIGNORE mi ebbe con sé al principio dei suoi atti,
prima di fare alcuna delle sue opere più antiche.
23 Fui stabilita fin dall'eternità,
dal principio, prima che la terra fosse.
24 Fui generata quando non c'erano ancora abissi,
quando ancora non c'erano sorgenti rigurgitanti d'acqua.
25 Fui generata prima che i monti fossero fondati,
prima che esistessero le colline,
26 quand'egli ancora non aveva fatto né la terra né i campi
né le prime zolle della terra coltivabile.
27 Quand'egli disponeva i cieli io ero là;
quando tracciava un circolo sulla superficie dell'abisso,
28 quando condensava le nuvole in alto,
quando rafforzava le fonti dell'abisso,
29 quando assegnava al mare il suo limite
perché le acque non oltrepassassero il loro confine,
quando poneva le fondamenta della terra,
30 io ero presso di lui come un artefice;
ero sempre esuberante di gioia giorno dopo giorno,
mi rallegravo in ogni tempo in sua presenza;
31 mi rallegravo nella parte abitabile della sua terra,
trovavo la mia gioia tra i figli degli uomini.
32 Ora, figlioli, ascoltatemi;
beati quelli che osservano le mie vie!
33 Ascoltate l'istruzione, siate saggi,
e non la rifiutate!
34 Beato l'uomo che mi ascolta,
che veglia ogni giorno alle mie porte,
che vigila alla soglia della mia casa!
35 Chi mi trova infatti trova la vita
e ottiene il favore del SIGNORE.
36 Ma chi pecca contro di me, fa torto a se stesso;
tutti quelli che mi odiano, amano la morte.

 

Proverbi 9

L'invito della saggezza e l'invito della follia
(Pr 1:20, ecc.; 8) Is 55:1-7
1 La saggezza ha fabbricato la sua casa,
ha lavorato le sue colonne, in numero di sette;
2 ha ammazzato i suoi animali,
ha preparato il suo vino,
e ha anche apparecchiato la sua mensa.
3 Ha mandato fuori le sue ancelle;
dall'alto dei luoghi elevati della città essa chiama:
4 «Chi è sciocco venga qua!»
A quelli che sono privi di senno dice:
5 «Venite, mangiate il mio pane
e bevete il vino che ho preparato!»
6 Lasciate, sciocchi, la stoltezza e vivrete;
camminate per la via dell'intelligenza!
7 Chi corregge il beffardo si attira insulti,
chi riprende l'empio riceve affronto.
8 Non riprendere il beffardo, per evitare che ti odi;
riprendi il saggio, e ti amerà.
9 Istruisci il saggio, e diventerà più saggio che mai;
insegna al giusto e accrescerà il suo sapere.
10 Il principio della saggezza è il timore del SIGNORE,
e conoscere il Santo è l'intelligenza.
11 Per mio mezzo infatti ti saranno moltiplicati i giorni,
ti saranno aumentati anni di vita.
12 Se sei saggio, sei saggio per te stesso;
se sei beffardo, tu solo ne porterai la pena.

Pr 1:10-19; 7:6, ecc.
13 La follia è una donna turbolenta,
sciocca, che non sa nulla.
14 Siede alla porta di casa,
sopra una sedia, nei luoghi elevati della città,
15 per chiamare quelli che passano per la via,
che vanno diritti per la loro strada, dicendo:
16 «Chi è sciocco venga qua!»
E a chi è privo di senno dice:
17 «Le acque rubate sono dolci,
il pane mangiato di nascosto è delizioso».
18 Ma egli non sa che là sono i defunti,
che i suoi convitati giacciono in fondo al soggiorno dei morti.

 

Proverbi 10

La saggezza e il timore del Signore contrapposti alla saggezza umana e al peccato
10:1-24:34
Sl 78:2Ec 12:13
1 Proverbi di Salomone.
Un figlio saggio rallegra suo padre,
ma un figlio stolto è un dolore per sua madre.
2 I tesori di empietà non fruttano,
ma la giustizia libera dalla morte.
3 Il SIGNORE non permette che il giusto soffra la fame,
ma respinge insoddisfatta l'avidità degli empi.
4 Chi lavora con mano pigra impoverisce,
ma la mano laboriosa fa arricchire.
5 Chi raccoglie durante l'estate è un figlio prudente,
ma chi dorme durante la mietitura è un figlio che fa vergogna.
6 Benedizioni si posano sul capo dei giusti,
ma la violenza copre la bocca degli empi.
7 La memoria del giusto è in benedizione,
ma il nome degli empi marcisce.
8 Chi ha il cuore saggio accetta i precetti,
ma chi ha le labbra stolte va in rovina.
9 Chi cammina nell'integrità cammina sicuro,
ma chi va per vie tortuose sarà scoperto.
10 Chi ammicca con l'occhio causa dolore
e chi ha le labbra stolte va in rovina.
11 La bocca del giusto è una fonte di vita,
ma la bocca degli empi nasconde violenza.
12 L'odio provoca liti,
ma l'amore copre ogni colpa.
13 Sulle labbra dell'uomo intelligente si trova la saggezza,
ma il bastone è per il dorso di chi è privo di senno.
14 I saggi tengono in serbo la scienza,
ma la bocca dello stolto è una rovina imminente.
15 I beni del ricco sono la sua fortezza;
la rovina dei poveri è la loro povertà.
16 Il guadagno del giusto serve per la vita,
il salario dell'empio serve per il peccato.
17 Chi tiene conto della correzione,
segue il cammino della vita;
ma chi non fa caso della riprensione,
si smarrisce.
18 Chi dissimula l'odio ha labbra bugiarde,
e chi sparge calunnie è uno stolto.
19 Nella moltitudine delle parole non manca la colpa,
ma chi frena le sue labbra è prudente.
20 La lingua del giusto è argento scelto;
il cuore degli empi vale poco.
21 Le labbra del giusto nutrono molti,
ma gli stolti muoiono per mancanza di senno.
22 Quel che fa ricchi è la benedizione del SIGNORE
e il tormento che uno si dà non le aggiunge nulla.
23 Commettere un delitto per lo stolto è come un divertimento;
così è per l'uomo prudente che pratica la saggezza.
24 All'empio succede quello che teme,
ma ai giusti è concesso quello che desiderano.
25 Come tempesta che passa, l'empio non è più,
ma il giusto ha un fondamento eterno.
26 Come l'aceto ai denti e il fumo agli occhi,
così è il pigro per chi lo manda.
27 Il timore del SIGNORE accresce i giorni,
ma gli anni degli empi saranno accorciati.
28 L'attesa dei giusti è gioia,
ma la speranza degli empi perirà.
29 La via del SIGNORE è una fortezza per l'uomo integro,
ma una rovina per i malfattori.
30 Il giusto non sarà mai smosso,
ma gli empi non abiteranno la terra.
31 La bocca del giusto fa fiorire la saggezza,
ma la lingua perversa sarà soppressa.
32 Le labbra del giusto conoscono ciò che è gradito,
ma la bocca degli empi è piena di perversità.

 

Salmi 144

Preghiera per la liberazione del popolo
Sl 18; 65:4, ecc.; 33:12
1 Salmo di Davide.
Benedetto sia il SIGNORE,
la mia rocca,
che addestra le mie mani al combattimento
e le mie dita alla battaglia;
2 egli è il mio benefattore e la mia fortezza,
il mio alto riparo e il mio liberatore,
il mio scudo, colui nel quale mi rifugio,
che mi rende soggetto il mio popolo.
3 SIGNORE, che cos'è l'uomo, perché te ne prenda cura?
O il figlio dell'uomo perché tu ne tenga conto?
4 L'uomo è simile a un soffio,
i suoi giorni sono come l'ombra che passa.
5 SIGNORE, abbassa i tuoi cieli e scendi;
tocca i monti e fa' che fumino.
6 Fa' guizzare il lampo e disperdi i miei nemici.
Lancia le tue frecce e mettili in fuga.
7 Tendi le tue mani dall'alto,
salvami e liberami dalle grandi acque,
dalla mano degli stranieri,
8 la cui bocca dice menzogne
e la cui destra giura il falso.
9 O Dio, ti canterò un nuovo cantico;
sul saltèrio a dieci corde salmeggerò a te,
10 che dai la vittoria ai re,
che liberi il tuo servo Davide
dalla spada micidiale.
11 Salvami e liberami dalla mano degli stranieri,
la cui bocca dice menzogne
e la cui destra giura il falso.
12 I nostri figli, nella loro gioventù,
siano come piante novelle che crescono,
e le nostre figlie come colonne scolpite
per adornare un palazzo.
13 I nostri granai siano pieni
e forniscano ogni specie di beni.
Le nostre greggi moltiplichino a migliaia e a decine di migliaia
nelle nostre campagne.
14 Le nostre giovenche siano feconde;
e non vi sia breccia, né fuga,
né grido nelle nostre piazze.
15 Beato il popolo che è in tale stato,
beato il popolo il cui Dio è il SIGNORE.

 

Romani 12

La consacrazione a Dio
1Co 6:19-20 (1Co 12Ef 4:1-161P 4:10-11)
1 Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, gradito a Dio; questo è il vostro culto spirituale. 2 Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà.
3 Per la grazia che mi è stata concessa, dico quindi a ciascuno di voi che non abbia di sé un concetto più alto di quello che deve avere, ma abbia di sé un concetto sobrio, secondo la misura di fede che Dio ha assegnata a ciascuno. 4 Poiché, come in un solo corpo abbiamo molte membra e tutte le membra non hanno una medesima funzione, 5 così noi, che siamo molti, siamo un solo corpo in Cristo, e, individualmente, siamo membra l'uno dell'altro. 6 Avendo pertanto doni differenti secondo la grazia che ci è stata concessa, se abbiamo dono di profezia, profetizziamo conformemente alla fede; 7 se di ministero, attendiamo al ministero; se d'insegnamento, all'insegnare; 8 se di esortazione, all'esortare; chi dà, dia con semplicità; chi presiede, lo faccia con diligenza; chi fa opere di misericordia, le faccia con gioia.

La vita cristiana
1P 3:8-12; 4:7-9; 5:5Eb 13:1-3, 16
9 L'amore sia senza ipocrisia. Aborrite il male e attenetevi fermamente al bene. 10 Quanto all'amore fraterno, siate pieni di affetto gli uni per gli altri. Quanto all'onore, fate a gara nel rendervelo reciprocamente. 11 Quanto allo zelo, non siate pigri; siate ferventi nello spirito, servite il Signore; 12 siate allegri nella speranza, pazienti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera, 13 provvedendo alle necessità dei santi, esercitando con premura l'ospitalità.
14 Benedite quelli che vi perseguitano. Benedite e non maledite. 15 Rallegratevi con quelli che sono allegri; piangete con quelli che piangono. 16 Abbiate tra di voi un medesimo sentimento. Non aspirate alle cose alte, ma lasciatevi attrarre dalle umili. Non vi stimate saggi da voi stessi.

Mt 5:38-48Pr 25:21-22
17 Non rendete a nessuno male per male. Impegnatevi a fare il bene davanti a tutti gli uomini. 18 Se è possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti gli uomini. 19 Non fate le vostre vendette, miei cari, ma cedete il posto all'ira di Dio; poiché sta scritto: «A me la vendetta; io darò la retribuzione», dice il Signore. 20 Anzi, «se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere; poiché, facendo così, tu radunerai dei carboni accesi sul suo capo». 21 Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene.