Neemia 1-3

(Is 58:12)
Preghiera di Neemia per i figli d'Israele
Sl 102:13-14; 137:1, 5-6 (Da 9:3-19Ed 9:5-15)
1:1 Parole di Neemia, figlio di Acalia. «Nel mese di Chisleu del ventesimo anno, mentre mi trovavo nel castello di Susa, 2 Anani, un mio fratello, e alcuni altri uomini arrivarono da Giuda. Io li interrogai riguardo ai Giudei scampati, superstiti della deportazione, e riguardo a Gerusalemme. 3 E quelli mi risposero: "I superstiti della deportazione sono là, nella provincia, in gran miseria e nell'umiliazione; le mura di Gerusalemme restano in rovina e le sue porte sono consumate dal fuoco". 4 Quando udii queste parole, mi misi seduto, piansi, e per molti giorni fui in grande tristezza. Digiunai e pregai davanti al Dio del cielo. 5 E dissi:


"O SIGNORE, Dio del cielo, Dio grande e tremendo, che mantieni il patto e fai misericordia a quelli che ti amano e osservano i tuoi comandamenti. 6 Siano i tuoi orecchi attenti, i tuoi occhi aperti per ascoltare la preghiera che il tuo servo ti rivolge adesso, giorno e notte, per i figli d'Israele, tuoi servi, confessando i peccati dei figli d'Israele: perché abbiamo peccato contro di te; abbiamo peccato io e la casa di mio padre. 7 Abbiamo agito da malvagi contro di te, e non abbiamo osservato i comandamenti, le leggi e le prescrizioni che tu hai dato a Mosè, tuo servo. 8 Ricòrdati della parola che ordinasti al tuo servo Mosè di pronunciare: 'Se sarete infedeli, io vi disperderò fra i popoli; 9 ma se tornerete a me e osserverete i miei comandamenti e li metterete in pratica, anche se sarete dispersi negli estremi confini del mondo, io di là vi raccoglierò e vi ricondurrò al luogo che ho scelto per farne la dimora del mio nome'. 10 Essi sono tuoi servi, tuo popolo; tu li hai salvati con la tua grande potenza e con la tua forte mano. 11 Signore, te ne prego, siano i tuoi orecchi attenti alla preghiera del tuo servo e alla preghiera dei tuoi servi, che vogliono temere il tuo nome; e concedi oggi, ti prego, successo al tuo servo, e fa' che egli trovi pietà presso quest'uomo".
A quel tempo io ero coppiere del re.

Neemia a Gerusalemme
Ne 1Ed 7Is 58:12Pr 10:24; 21:1
2:1 «Nel mese di Nisan, il ventesimo anno del re Artaserse, il vino stava davanti al re; io lo presi e glielo versai. Io non ero mai stato triste in sua presenza. 2 Il re mi disse: "Perché hai l'aspetto triste? Eppure non sei malato; non può essere altro che per una preoccupazione". Allora fui colto da grande paura, 3 e dissi al re: "Viva il re per sempre! Come potrei non essere triste quando la città dove sono le tombe dei miei padri è distrutta e le sue porte sono consumate dal fuoco?" 4 E il re mi disse: "Che cosa domandi?" Allora io pregai il Dio del cielo; 5 poi risposi al re: "Se ti sembra giusto e il tuo servo ha incontrato il tuo favore, mandami in Giudea, nella città dove sono le tombe dei miei padri, perché io la ricostruisca". 6 Il re, che aveva la regina seduta al suo fianco, mi disse: "Quanto durerà il tuo viaggio? Quando ritornerai?" La cosa piacque al re, che mi lasciò andare, e gli indicai una data. 7 Poi dissi al re: "Se il re è disposto, mi si diano delle lettere per i governatori d'oltre il fiume affinché mi lascino passare ed entrare in Giuda, 8 e una lettera per Asaf, guardiano del parco del re, affinché mi dia del legname per costruire le porte della fortezza annessa al tempio del SIGNORE, per le mura della città, e per la casa che abiterò". Il re mi diede le lettere, perché la benefica mano del mio Dio era su di me.
9 Mi recai presso i governatori d'oltre il fiume, e diedi loro le lettere del re. Il re mi aveva dato una scorta di ufficiali e di cavalieri. 10 Quando Samballat, il Coronita, e Tobia, il servo ammonita, furono informati del mio arrivo, furono molto contrariati dalla venuta di un uomo che cercava il bene dei figli di Israele.

Sl 122:6-9Gc 5:2Is 51:7-8
11 Così giunsi a Gerusalemme, e, trascorsi tre giorni, 12 mi alzai di notte, presi con me pochi uomini, e non parlai a nessuno di quello che Dio mi aveva messo in cuore di fare per Gerusalemme. Non avevo con me altra cavalcatura oltre a quella che usavo. 13 Uscii di notte per la porta della Valle, e mi diressi verso la sorgente del Dragone e la porta del Letame, osservando le mura di Gerusalemme, quanto erano rovinate e come le sue porte erano consumate dal fuoco. 14 Passai presso la porta della Sorgente e il serbatoio del Re, ma non c'era posto per cui potesse passare la mia cavalcatura. 15 Allora risalii di notte la valle, sempre osservando le mura; poi, rientrato per la porta della Valle, me ne tornai a casa.
16 Le autorità non sapevano né dove fossi andato né che cosa facessi. Fino a quel momento, io non avevo detto nulla né ai Giudei né ai sacerdoti né ai notabili né ai magistrati né ad alcuno di quelli che si occupavano dei lavori. 17 Allora dissi loro: "Voi vedete in che misera condizione ci troviamo; Gerusalemme è distrutta e le sue porte sono consumate dal fuoco! Venite, ricostruiamo le mura di Gerusalemme, e non saremo più nella vergogna!" 18 Raccontai loro come la benefica mano del mio Dio era stata su di me, e riferii le parole che il re mi aveva dette. Quelli dissero: "Sbrighiamoci e mettiamoci a costruire!" E si fecero coraggio con questo buon proposito.
19 Ma quando Samballat, il Coronita, e Tobia, il servo ammonita, e Ghesem, l'Arabo, lo seppero, si fecero beffe di noi, e ci disprezzarono dicendo: "Che cosa state facendo? Volete forse ribellarvi al re?" 20 Allora risposi loro: "Il Dio del cielo ci farà ottenere successo. Noi, suoi servi, ci alzeremo e costruiremo: ma voi non avete né parte né diritto né memoria a Gerusalemme".

Ricostruzione delle mura di Gerusalemme
(Ne 4Da 9:25Sl 51:18Gr 31:38
3:1 «Eliasib, sommo sacerdote, si mise al lavoro con i suoi fratelli sacerdoti e insieme costruirono la porta delle Pecore; la consacrarono e vi misero i battenti; continuarono a costruire fino alla torre di Mea, che consacrarono, e fino alla torre di Cananeel. 2 Accanto a Eliasib lavorarono gli uomini di Gerico, e accanto a loro lavorò Zaccur, figlio d'Imri.
3 I figli di Senaa costruirono la porta dei Pesci, ne fecero l'intelaiatura, e vi misero i battenti, le serrature e le sbarre. 4 Accanto a loro lavorò alle riparazioni Meremot, figlio di Uria, figlio di Accos; accanto a loro lavorò alle riparazioni Mesullam, figlio di Berechia, figlio di Mesezabeel; accanto a loro lavorò alle riparazioni Sadoc, figlio di Baana; 5 accanto a loro lavorarono alle riparazioni i Tecoiti, di cui i più importanti non vollero sottomettersi a lavorare all'opera del loro signore.
6 Ioiada, figlio di Pasea, e Mesullam, figlio di Besodeia, restaurarono la porta Vecchia; ne fecero l'intelaiatura, e vi misero i battenti, le serrature e le sbarre. 7 Accanto a loro lavorarono alle riparazioni Melatia, il Gabaonita, Iadon, il Meronotita, e gli uomini di Gabaon e di Mispa, che dipendevano dalla sede del governatore d'oltre il fiume; 8 accanto a loro lavorò alle riparazioni Uzziel, figlio di Caraia, uno degli orefici, e accanto a lui lavorò Anania, uno dei profumieri. Essi lasciarono Gerusalemme com'era, fino al muro largo.
9 Accanto a loro lavorò alle riparazioni Refaia, figlio di Cur, capo della metà del distretto di Gerusalemme. 10 Accanto a loro lavorò alle riparazioni, di fronte a casa sua, Iedaia, figlio di Carumaf, e accanto a lui lavorò Cattus, figlio di Casabneia. 11 Malchia, figlio di Carim, e Cassub, figlio di Paat-Moab, restaurarono un'altra parte delle mura e la torre dei Forni. 12 Accanto a loro lavorò alle riparazioni, con le sue figlie, Sallum, figlio di Alloches, capo della metà del distretto di Gerusalemme.
13 Canun e gli abitanti di Zanoà restaurarono la porta della Valle; la costruirono, vi misero i battenti, le serrature e le sbarre. Fecero inoltre mille cubiti di muro fino alla porta del Letame.
14 Malchia, figlio di Recab, capo del distretto di Bet-Accherem restaurò la porta del Letame; la costruì, vi mise i battenti, le serrature, le sbarre.
15 Sallum, figlio di Col-Oze, capo del distretto di Mispa, restaurò la porta della Sorgente; la costruì, la coperse, vi mise i battenti, le serrature e le sbarre. Fece inoltre il muro del serbatoio di Siloe, presso il giardino del re, fino alla scalinata che scende dalla città di Davide.
16 Dopo di lui Neemia, figlio di Azbuc, capo della metà del distretto di Bet-Zur, lavorò alle riparazioni sino di fronte alle tombe di Davide, fino al serbatoio che era stato costruito, e fino alla casa dei prodi. 17 Dopo di lui lavorarono alle riparazioni i Leviti, sotto Reum, figlio di Bani; e accanto a lui lavorò per il suo distretto Casabia, capo della metà del distretto di Cheila. 18 Dopo di lui lavorarono alle riparazioni i loro fratelli, sotto Bavvai, figlio di Chenadad, capo della metà del distretto di Cheila; 19 e accanto a lui Ezer, figlio di Iesua, capo di Mispa, restaurò un'altra parte delle mura, di fronte alla salita dell'arsenale, all'angolo.
20 Dopo di lui Baruc, figlio di Zabbai, ne restaurò con ardore un'altra parte, dall'angolo fino alla porta della casa di Eliasib, il sommo sacerdote. 21 Dopo di lui Meremot, figlio di Uria, figlio di Accoz, ne restaurò un'altra parte, dalla porta della casa di Eliasib fino all'estremità della casa di Eliasib. 22 Dopo di lui lavorarono i sacerdoti che abitavano le campagne circostanti. 23 Dopo di loro Beniamino e Cassub lavorarono di fronte alla loro casa. Dopo di loro Azaria, figlio di Maaseia, figlio di Anania, lavorò presso la sua casa. 24 Dopo di lui Binnui, figlio di Chenadad, restaurò un'altra parte delle mura, dalla casa di Azaria fino alla svolta e fino all'angolo.
25 Palal, figlio d'Uzai, lavorò di fronte alla svolta e alla torre superiore che sporge dal palazzo del re e che dà sul cortile della prigione. Dopo di lui lavorò Pedaia, figlio di Paros. 26 I Netinei che abitavano sulla collina, lavorarono fino di fronte alla porta delle Acque, verso oriente, e di fronte alla torre sporgente. 27 Dopo di loro i Tecoiti ne restaurarono un'altra parte, di fronte alla grande torre sporgente e fino al muro della collina.
28 I sacerdoti lavorarono alle riparazioni al di sopra della porta dei Cavalli, ciascuno di fronte alla propria casa. 29 Dopo di loro Sadoc, figlio d'Immer, lavorò di fronte alla sua casa. Dopo di lui lavorò Semaia, figlio di Secania, guardiano della porta orientale. 30 Dopo di lui Anania, figlio di Selemia, e Canun, sesto figlio di Salaf, restaurarono un'altra parte delle mura. Dopo di loro Mesullam, figlio di Berechia, lavorò di fronte alla sua camera.
31 Dopo di lui Malchia, uno degli orefici, lavorò fino alle case dei Netinei e dei mercanti, di fronte alla porta di Ammifcad e fino al piano superiore dell'angolo. 32 Gli orefici e i mercanti lavorarono alle riparazioni fra il piano superiore dell'angolo e la porta delle Pecore.

 

Apocalisse 5

Il libro dei sette sigilli. Solo l'Agnello è degno di aprirlo
Ro 11:33-34Gv 5:22Fl 2:5-11Ef 1:10Ap 1:5-6; 7:9-12
1 Vidi nella destra di colui che sedeva sul trono un libro scritto di dentro e di fuori, sigillato con sette sigilli. 2 E vidi un angelo potente che gridava a gran voce: «Chi è degno di aprire il libro e di sciogliere i sigilli?» 3 Ma nessuno, né in cielo, né sulla terra, né sotto la terra, poteva aprire il libro, né guardarlo. 4 Io piangevo molto perché non si era trovato nessuno che fosse degno di aprire il libro, e di guardarlo. 5 Ma uno degli anziani mi disse: «Non piangere; ecco, il leone della tribù di Giuda, il discendente di Davide, ha vinto per aprire il libro e i suoi sette sigilli».
6 Poi vidi, in mezzo al trono e alle quattro creature viventi e in mezzo agli anziani, un Agnello in piedi, che sembrava essere stato immolato, e aveva sette corna e sette occhi che sono i sette spiriti di Dio, mandati per tutta la terra. 7 Egli venne e prese il libro dalla destra di colui che sedeva sul trono.
8 Quand'ebbe preso il libro, le quattro creature viventi e i ventiquattro anziani si prostrarono davanti all'Agnello, ciascuno con una cetra e delle coppe d'oro piene di profumi, che sono le preghiere dei santi. 9 Essi cantavano un cantico nuovo, dicendo: «Tu sei degno di prendere il libro e di aprirne i sigilli, perché sei stato immolato e hai acquistato a Dio, con il tuo sangue, gente di ogni tribù, lingua, popolo e nazione, 10 e ne hai fatto per il nostro Dio un regno e dei sacerdoti; e regneranno sulla terra».
11 E vidi, e udii voci di molti angeli intorno al trono, alle creature viventi e agli anziani; e il loro numero era di miriadi di miriadi, e migliaia di migliaia. 12 Essi dicevano a gran voce: «Degno è l'Agnello, che è stato immolato, di ricevere la potenza, le ricchezze, la sapienza, la forza, l'onore, la gloria e la lode».
13 E tutte le creature che sono nel cielo, sulla terra, sotto la terra e nel mare, e tutte le cose che sono in essi, udii che dicevano: «A colui che siede sul trono, e all'Agnello, siano la lode, l'onore, la gloria e la potenza, nei secoli dei secoli».
14 Le quattro creature viventi dicevano: «Amen!»
E gli anziani si prostrarono e adorarono.