Giobbe 31-33

Conclusione di Giobbe: non ha nulla da rimproverarsi
(Gb 23:1-12; 29:1-17; 42:1-7)(Sl 7:3-5; 17:1-5)
31:1 «Io avevo stretto un patto con i miei occhi;
io non avrei fissato lo sguardo sopra una vergine.
2 Che parte mi avrebbe assegnato Dio dall'alto,
quale eredità mi avrebbe data l'Onnipotente dai luoghi eccelsi?
3 La sventura non è forse per il perverso,
e le sciagure per quelli che fanno il male?
4 Dio non vede forse le mie vie?
Non conta tutti i miei passi?
5 Se ho camminato insieme alla menzogna,
se il piede mio si è affrettato dietro alla frode
6 (Dio mi pesi con bilancia giusta


e riconoscerà la mia integrità),
7 se i miei passi hanno deviato dalla retta via,
se il mio cuore è andato dietro ai miei occhi,
se qualche sozzura mi si è attaccata alle mani,
8 che io semini e un altro mangi,
e quanto è cresciuto nei miei campi sia sradicato!
9 Se il mio cuore si è lasciato sedurre da una donna,
se ho spiato la porta del mio prossimo,
10 che mia moglie giri la macina a un altro,
e che altri abusino di lei!
11 Poiché quella sarebbe una scelleratezza,
un misfatto punito dai giudici,
12 un fuoco che consuma fino a perdizione,
e che avrebbe distrutto fin dalle radici ogni mia fortuna.
13 Se ho disconosciuto il diritto del mio servo e della mia serva,
quando erano in lite con me,
14 che farei quando Dio si alzasse per giudicarmi,
e che risponderei quando mi esaminasse?
15 Chi fece me nel grembo di mia madre non fece anche lui?
Non ci ha formati nel grembo materno uno stesso Dio?
16 Se ho rifiutato ai poveri quanto desideravano,
se ho fatto languire gli occhi della vedova,
17 se ho mangiato da solo il mio pezzo di pane
senza che l'orfano ne mangiasse la sua parte,
18 io che fin da giovane l'ho allevato come un padre,
io che fin dal grembo di mia madre sono stato guida alla vedova,
19 se ho visto uno soffrire per mancanza di vesti
o il povero senza una coperta,
20 se non mi hanno benedetto i suoi fianchi,
ed egli non si è riscaldato con la lana dei miei agnelli,
21 se ho alzato la mano contro l'orfano
perché mi sapevo sostenuto alla porta della città,
22 che la mia spalla si stacchi dalla sua giuntura,
il mio braccio si spezzi e cada!
23 In effetti mi spaventava il castigo di Dio,
ero trattenuto dalla maestà di lui.
24 Se ho riposto la mia fiducia nell'oro,
se all'oro fino ho detto: "Tu sei la mia speranza",
25 se mi sono rallegrato che le mie ricchezze fossero grandi
e la mia mano avesse molto accumulato,
26 se, contemplando il sole che risplendeva
e la luna che procedeva lucente nella sua corsa,
27 il mio cuore, in segreto, si è lasciato sedurre
e la mia bocca ha posato un bacio sulla mano
28 (misfatto anche questo punito dai giudici,
perché avrei difatti rinnegato il Dio che sta lassù),
29 se mi sono rallegrato della sciagura del mio nemico
e ho esultato quando gli è piombata la sventura
30 (io che non ho permesso alle mie labbra di peccare
chiedendo la sua morte con imprecazione),
31 se la gente della mia tenda non ha detto:
"Chi è che non si sia saziato della carne delle sue bestie?"
32 (Lo straniero non passava la notte fuori;
le mie porte erano aperte al viandante),
33 se, come fanno gli uomini,
ho coperto i miei errori
celando nel petto la mia iniquità,
34 perché avevo paura della folla
e del disprezzo delle famiglie,
al punto da starmene tranquillo e non uscir di casa...
35 Oh, avessi pure chi m'ascoltasse!
Ecco qua la mia firma!
L'Onnipotente mi risponda!
Scriva l'avversario mio la sua querela
36 e io la porterò attaccata alla mia spalla,
me la cingerò come un diadema.
37 Gli renderò conto di tutti i miei passi,
a lui mi avvicinerò come un principe!
38 Se la mia terra mi grida contro,
se tutti i suoi solchi piangono,
39 se ne ho mangiato il frutto senza pagarla,
se ho fatto sospirare chi la coltivava,
40 che invece di grano mi nascano spine,
invece d'orzo mi crescano zizzanie!»
Qui finiscono i discorsi di Giobbe.

Eliu condanna Giobbe e i suoi tre amici
Gb 33:1-12; 42:1-8 (Ec 12:13At 26:252Ti 2:15)
32:1 Quei tre uomini cessarono di rispondere a Giobbe, perché egli si credeva giusto.
2 Allora l'ira di Eliu, figlio di Baracheel il Buzita, della tribù di Ram, si accese. 3 La sua ira si accese contro Giobbe, perché questi riteneva che la propria giustizia fosse superiore a quella di Dio; si accese anche contro i tre amici di lui perché non avevano trovato che rispondere, sebbene condannassero Giobbe. 4 Ora, siccome quelli erano più anziani di lui, 5 Eliu aveva aspettato a parlare a Giobbe; ma quando vide che dalla bocca di quei tre uomini non usciva più risposta,
si accese d'ira.
6 Eliu, figlio di Baracheel il Buzita,
rispose e disse:
«Io sono giovane d'età e voi siete vecchi;
perciò mi sono tenuto indietro
e non ho ardito esporvi il mio pensiero.
7 Dicevo: "Parleranno i giorni,
il gran numero degli anni insegnerà la saggezza".
8 Ma quel che rende intelligente l'uomo è lo spirito,
è il soffio dell'Onnipotente.
9 Non quelli di lunga età sono saggi,
né i vecchi sono quelli che comprendono il giusto.
10 Perciò dico: "Ascoltatemi;
vi esporrò anch'io il mio pensiero".
11 Ecco, ho aspettato i vostri discorsi,
ho ascoltato i vostri argomenti,
mentre andavate cercando altre parole.
12 Vi ho seguito attentamente,
ed ecco, nessuno di voi ha convinto Giobbe,
nessuno ha risposto alle sue parole.
13 Non avete dunque ragione di dire: "Abbiamo trovato la saggezza!
Dio soltanto lo farà cedere;
non l'uomo!"
14 Egli non ha diretto i suoi discorsi contro di me,
e io non gli risponderò con le vostre parole.
15 Eccoli sconcertati! Non rispondono più,
non trovano più parole.
16 Ho aspettato che non parlassero più,
che tacessero e non rispondessero più.
17 Ma ora risponderò anch'io per mio conto,
esporrò anch'io il mio pensiero!
18 Perché sono pieno di parole,
lo spirito che è dentro di me mi stimola.
19 Ecco, il mio intimo è come vino rinchiuso,
è simile a otri pieni di vino nuovo,
che stanno per scoppiare.
20 Parlerò dunque e mi sentirò meglio,
aprirò le labbra e risponderò!
21 Lasciate che io parli senza riguardi personali,
senza adulare nessuno;
22 poiché adulare io non so;
se lo facessi, il mio Creatore presto mi toglierebbe di mezzo.

Eliu annuncia la salvezza di Dio
(Gb 32:2; 34:1-11Pr 12:26
33:1 «Ma pure, ascolta, o Giobbe,
il mio dire,
porgi orecchio a tutte le mie parole!
2 Ecco, apro la bocca,
la lingua parla dentro il mio palato.
3 Nelle mie parole è la rettitudine del mio cuore;
le mie labbra diranno sinceramente quello che so.
4 Lo Spirito di Dio mi ha creato,
e il soffio dell'Onnipotente mi dà la vita.
5 Se puoi, rispondimi;
prepara le tue ragioni, fatti avanti!
6 Ecco, io sono uguale a te davanti a Dio;
anch'io fui tratto dall'argilla.
7 Spavento di me non potrà quindi coglierti,
e il peso della mia autorità non ti potrà schiacciare.
8 Davanti a me tu dunque hai detto
(e ho udito bene il suono delle tue parole):
9 "Io sono puro, senza peccato;
sono innocente, non c'è iniquità in me;
10 ma Dio trova contro me degli appigli ostili,
mi considera suo nemico;
11 mi mette i piedi nei ceppi,
spia tutti i miei movimenti".
12 Ecco, io ti rispondo: "In questo non hai ragione";
poiché Dio è più grande dell'uomo.
13 Perché contendi con lui?
Egli non rende conto dei suoi atti.

Ge 20Sl 32:8-9
14 Dio parla una volta, e anche due,
ma l'uomo non ci bada;
15 parla per via di sogni, di visioni notturne,
quando un sonno profondo cade sui mortali,
quando sui loro letti essi giacciono assopiti;
16 allora egli apre i loro orecchi
e dà loro in segreto degli ammonimenti,
17 per distogliere l'uomo dal suo modo di agire
e tenere lontano da lui la superbia;
18 per salvargli l'anima dalla fossa,
la vita dalla freccia mortale.

Sl 107:17-22; 6; 116Is 38:9, ecc.
19 L'uomo è anche ammonito sul suo letto, dal dolore,
dall'agitazione incessante delle sue ossa;
20 quand'egli ha in avversione il pane
e lo ripugnano i cibi più squisiti;
21 la carne gli si consuma e sparisce,
mentre le ossa, prima invisibili,
gli escon fuori;
22 egli si avvicina alla fossa,
e la sua vita a quelli che infliggono la morte.
23 Ma se, presso di lui, c'è un angelo, un interprete,
uno solo tra i mille,
che mostri all'uomo il suo dovere,
24 Dio ha pietà di lui e dice:
"Risparmialo, che non scenda nella fossa!
Ho trovato il suo riscatto".
25 Allora la sua carne diviene più fresca di quella di un bimbo;
egli torna ai giorni della sua giovinezza;
26 implora Dio, e Dio gli è propizio;
gli dà di contemplare il suo volto con gioia
e lo considera di nuovo come giusto.
27 Ed egli canterà tra la gente e dirà:
"Avevo peccato, pervertito la giustizia,
e non sono stato punito come meritavo.
28 Dio ha riscattato l'anima mia dalla fossa,
e la mia vita si schiude alla luce!"
29 Ecco, tutto questo Dio lo fa
due, tre volte, all'uomo,
30 per salvarlo dalla fossa,
perché su di lui splenda la luce della vita.
31 Sta' attento, Giobbe, dammi ascolto;
taci, e io parlerò.
32 Se hai qualcosa da dire, rispondimi,
parla, perché io vorrei poterti dare ragione.
33 Se no, tu dammi ascolto,
taci, e t'insegnerò la saggezza».

 

 

Salmi 102

Preghiera durante la prova
Da 9Sl 137 (Is 51; 52:1-10Sl 97:2
1 Preghiera dell'afflitto quand'è abbattuto e sfoga il suo pianto davanti al SIGNORE.
SIGNORE, ascolta la mia preghiera e giunga fino a te il mio grido!
2 Non nascondermi il tuo volto nel giorno della mia sventura;
porgi il tuo orecchio verso di me;
quando t'invoco,
affrèttati a rispondermi.
3 Poiché i miei giorni svaniscono in fumo,
e le mie ossa si consumano come un tizzone.
4 Il mio cuore, afflitto, inaridisce come l'erba,
tanto che dimentico di mangiare il mio pane.
5 A forza di piangere
la mia pelle si attacca alle ossa.
6 Sono simile al pellicano del deserto,
sono come il gufo dei luoghi desolati.
7 Veglio e sono come il passero solitario sul tetto.
8 I miei nemici mi insultano ogni giorno;
quelli che mi odiano usano il mio nome come bestemmia.
9 Mangio cenere invece di pane,
mescolo con lacrime la mia bevanda,
10 a causa del tuo sdegno e della tua ira,
perché mi hai sollevato e gettato lontano.
11 I miei giorni sono come ombra che si allunga,
e io inaridisco come l'erba.
12 Ma tu, SIGNORE, regni per sempre
e il tuo ricordo dura per ogni generazione.
13 Tu sorgerai e avrai compassione di Sion,
poiché è tempo d'averne pietà;
il tempo fissato è giunto.
14 Perché i tuoi servi amano le sue pietre,
e hanno pietà della sua polvere.
15 Allora le nazioni temeranno il nome del SIGNORE,
e tutti i re della terra la tua gloria,
16 quando il SIGNORE ricostruirà Sion,
e apparirà nella sua gloria.
17 Egli ascolterà la preghiera dei desolati
e non disprezzerà la loro supplica.
18 Questo sarà scritto per la generazione futura
e il popolo che sarà creato loderà il SIGNORE,
19 perch'egli guarda dall'alto del suo santuario;
dal cielo il SIGNORE osserva la terra
20 per ascoltare i gemiti dei prigionieri,
per liberare i condannati a morte,
21 affinché proclamino il nome del SIGNORE in Sion,
la sua lode in Gerusalemme,
22 quando popoli e regni si raduneranno
per servire il SIGNORE.
23 Egli ha stremato le mie forze durante il cammino;
ha abbreviato i miei giorni.
24 Ho detto: «Dio mio, non portarmi via a metà dei miei giorni!»
I tuoi anni durano per ogni generazione:
25 nel passato tu hai creato la terra
e i cieli sono opera delle tue mani;
26 essi periranno, ma tu rimani;
tutti quanti si consumeranno come un vestito;
tu li cambierai come una veste e saranno cambiati.
27 Ma tu sei sempre lo stesso
e i tuoi anni non avranno mai fine.
28 I figli dei tuoi servi avranno una dimora
e la loro discendenza sarà stabile in tua presenza.

 

 

Apocalisse 19

Gioia e trionfo nei cieli; le nozze dell'Agnello
Ap 18:8, 20-24; 15:2-4; 17:16-17; 11:15-17 (Sl 45:6-15Ap 21:1-5)
1 Dopo queste cose, udii nel cielo una gran voce come di una folla immensa, che diceva: «Alleluia! La salvezza, la gloria e la potenza appartengono al nostro Dio, 2 perché veritieri e giusti sono i suoi giudizi. Egli ha giudicato la grande prostituta che corrompeva la terra con la sua prostituzione e ha vendicato il sangue dei suoi servi, chiedendone conto alla mano di lei». 3 E dissero una seconda volta: «Alleluia! Il suo fumo sale per i secoli dei secoli».
4 Allora i ventiquattro anziani e le quattro creature viventi si prostrarono, adorarono Dio che siede sul trono, e dissero: «Amen! Alleluia!»
5 Dal trono venne una voce che diceva: «Lodate il nostro Dio, voi tutti suoi servitori, voi che lo temete, piccoli e grandi».
6 Poi udii come la voce di una gran folla e come il fragore di grandi acque e come il rombo di forti tuoni, che diceva: «Alleluia! Perché il Signore, nostro Dio, l'Onnipotente, ha stabilito il suo regno. 7 Rallegriamoci ed esultiamo e diamo a lui la gloria, perché sono giunte le nozze dell'Agnello e la sua sposa si è preparata. 8 Le è stato dato di vestirsi di lino fino, risplendente e puro; poiché il lino fino sono le opere giuste dei santi».
9 E l'angelo mi disse: «Scrivi: "Beati quelli che sono invitati alla cena delle nozze dell'Agnello"». Poi aggiunse: «Queste sono le parole veritiere di Dio». 10 Io mi prostrai ai suoi piedi per adorarlo. Ma egli mi disse: «Guàrdati dal farlo. Io sono un servo come te e come i tuoi fratelli che custodiscono la testimonianza di Gesù: adora Dio! Perché la testimonianza di Gesù è lo spirito della profezia».

Seconda venuta di Cristo; vittoria sulla bestia e sul falso profeta
(Sl 45:3-7Gd 15Is 11:4; 63:1-6)(Ap 16:13-16; 17:13-142Te 2:8Is 24:21-22) cfr. Mt 24:16-30
11 Poi vidi il cielo aperto, ed ecco apparire un cavallo bianco. Colui che lo cavalcava si chiama Fedele e Veritiero; perché giudica e combatte con giustizia. 12 I suoi occhi erano una fiamma di fuoco, sul suo capo vi erano molti diademi e portava scritto un nome che nessuno conosce fuorché lui. 13 Era vestito di una veste tinta di sangue e il suo nome è la Parola di Dio. 14 Gli eserciti che sono nel cielo lo seguivano sopra cavalli bianchi, ed erano vestiti di lino fino bianco e puro. 15 Dalla bocca gli usciva una spada affilata per colpire le nazioni; ed egli le governerà con una verga di ferro, e pigerà il tino del vino dell'ira ardente del Dio onnipotente. 16 E sulla veste e sulla coscia porta scritto questo nome: RE DEI RE E SIGNORE DEI SIGNORI.
17 Poi vidi un angelo che stava in piedi nel sole. Egli gridò a gran voce a tutti gli uccelli che volano in mezzo al cielo: «Venite! Radunatevi per il gran banchetto di Dio; 18 per mangiare carne di re, di capitani, di prodi, di cavalli e di cavalieri, di uomini d'ogni sorta, liberi e schiavi, piccoli e grandi».
19 E vidi la bestia e i re della terra e i loro eserciti radunati per far guerra a colui che era sul cavallo e al suo esercito.
20 Ma la bestia fu presa, e con lei fu preso il falso profeta che aveva fatto prodigi davanti a lei, con i quali aveva sedotto quelli che avevano preso il marchio della bestia e quelli che adoravano la sua immagine. Tutti e due furono gettati vivi nello stagno ardente di fuoco e di zolfo. 21 Il rimanente fu ucciso con la spada che usciva dalla bocca di colui che era sul cavallo, e tutti gli uccelli si saziarono delle loro carni.